Instabilità, impulsività e relazioni difficili: e se fossi “borderline”?
Quando l’instabilità, l’impulsività e gli sbalzi d’umore rovinano la vita e le relazioni.
Tutti noi abbiamo momenti nella vita in cui ci sentiamo instabili, vulnerabili, con l’umore ballerino e per questo possiamo avere difficoltà a rapportarci con gli altri e a gestire al meglio la nostra vita. Ci sono alcuni, però, in cui questa instabilità e queste difficoltà sono una caratteristica costante, di conseguenza la loro vita è piuttosto complicata, soprattutto nell’ambito delle relazioni: parliamo delle personalità “borderline”.
Ma cosa è esattamente il disturbo borderline?
Le caratteristiche principale di un cosiddetto “borderline” sono l’instabilità e l’impulsività, che si manifestano soprattutto nelle relazioni con gli altri, ma anche nell’umore e nella percezione di sé.
La persona ha una immensa paura dell’abbandono ed un grande bisogno di cura e protezione. Per questo tende a legarsi fortemente al partner, a un amico, o a chiunque si prenda cura di lui, e ha un continuo bisogno della sua vicinanza, anche fisica. Tende a idealizzare questa persona, cioè a vedere in lui o in lei solo le caratteristiche più positive, salvo poi ricredersi e svalutarla completamente quando non riesce a corrispondere ai suoi bisogni e alle sue richieste, spesso eccessive.
Per questo le sue relazioni, soprattutto sentimentali, ma anche talvolta quelle con gli amici, tendono a essere molto intense, ma instabili, dunque a “bruciarsi” presto o a essere contraddistinte da continui alti e bassi.
Inoltre, anche il rapporto con se stessi è molto oscillante: la persona può non avere una chiara visione di sé e sentirsi molto diversa a seconda dei momenti e delle circostanze. L’umore tende a essere instabile, con picchi alti e bassi, ma spesso ci si sente vuoti, depressi, ansiosi o irritabili. Un’altra difficoltà riguarda la gestione e il controllo della rabbia, che può essere esplosiva.
Anche l’impulsività può portare diversi problemi, con la possibilità di scivolare nelle dipendenze da alcol, sostanze o gioco, un rapporto malsano con il cibo o con il sesso, sperpero di denaro e altri comportamenti dannosi o pericolosi per se stessi o per gli altri.
Le cose possono peggiorare molto con lo stress, perché c’è una cattiva gestione dell’emotività e la persona, sotto pressione, può venire sopraffatta.
Un’altra caratteristica distintiva del “borderline” è l’autosabotaggio, cioè la tendenza a rovinare con le proprie mani le cose proprio quando sembrano andare per il meglio.
Come per ogni disturbo di personalità, parliamo di caratteristiche che possono essere presenti in varia misura in ogni individuo e sono considerate “patologiche” solo quando causano una forte sofferenza o serie difficoltà nelle relazioni o a lavoro. In ogni caso, la persona che abbia queste caratteristiche, o che le riscontri nel partner o in un familiare, può aver bisogno di aiuto e trarre molto beneficio da una consulenza psicologica, a prescindere dalla gravità della situazione.
Psicologa Psicoterapeuta Acilia (Ostia, Infernetto, Casal Palocco-Axa) e Corso Trieste, Roma.
Bibliografia
American Psychiatric Association (2013), Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione (DSM V), Tr. It. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014.