Ipocondria: la paura delle malattie che ci rovina la vita
Ci sono persone che vivono nel terrore di contrarre, o aver contratto, qualche malattia. Questa preoccupazione esagerata per la propria salute può portare molta sofferenza e farci vivere male.
Vediamo allora meglio di cosa stiamo parlando, anche perché questa problematica è molto più comune di quanto si creda e può riguardare persone completamente diverse tra loro, con diversi tipi di vita, che esprimono o meno apertamente il loro disagio, ma che condividono una difficoltà che, per sua natura, non andrebbe trascurata, perché è sempre la spia di un disagio di tipo psicologico.
Cosa è esattamente l’ipocondria?
Quell’agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l’idea di essere malati.
(M. Proust)
L’ipocondria è una paura persistente, eccessiva e irragionevole per la propria salute. La persona interpreta sensazioni e segnali del corpo in maniera erronea, attribuendoli ad uno stato di malattia, per questo coltiva grandi preoccupazioni e angosce. Si può parlare di ipocondria quando queste paure sono infondate, esagerate e non svaniscono neppure con gli opportuni esami e le rassicurazioni mediche.
Chi è ipocondriaco vive con una grande ansia, è in grande e costante ascolto del proprio corpo, ma spesso, appunto, ingigantisce e male interpreta i suoi segnali.
Si può temere una malattia specifica, problematiche più generiche o anche diverse malattie, in successione o contemporaneamente. Si cade spesso in un circolo vizioso: ogni forma di informazione o rassicurazione cercata non fa che aggravare e ingigantire le preoccupazioni.
È noto, ad esempio, come andare su internet in cerca dei propri sintomi porti ad autodiagnosi spesso drammatiche e completamente erronee anche in persone senza questo tipo di problema. Bene, per un ipocondriaco questo è il pane, ed il tormento, quotidiano.
Il tormento dell’ipocondriaco
La paura e il tormento dell’ipocondriaco spesso sono difficili da capire per gli altri, che si approcciano al problema da un punto di vista logico e razionale (vedi, non hai nulla!), mentre i meccanismi dell’ipocondria seguono una propria logica specifica, che ha bisogno di un approccio specialistico.
Chi soffre di ipocondria vive un grande disagio, anche perché la sua mente è vittima costante di pensieri e preoccupazioni che sono assolutamente al di fuori del suo controllo. Per quanto le persone attorno a lui possano provare a rassicurarlo con ragionamenti logici ed inattaccabili, e per quanto lui stesso spesso si renda conto che le sue preoccupazioni sono esagerate e infondate, continua a ricadere nel circolo vizioso dell’angoscia e della ricerca di rassicurazioni che, inevitabilmente, generano ulteriore dubbi e paure.
Una persona ipocondriaca può esasperare le persone care con le sue preoccupazioni, ma va tenuto conto della specificità del problema e del fatto che, senza un adeguato intervento specialistico, difficilmente la questione si risolverà da sola. Anche perché consigli, rassicurazioni, continue visite mediche o approfondimenti specialistici, una volta appurato che il problema è di natura psicologica, sono assolutamente inutili, anzi spesso non fanno che aggravare la situazione. La persona non si tranquillizzerà con l’ennesimo esame o parere medico, semplicemente perché il problema è un altro!
Questioni da considerare
Chi teme costantemente per la propria salute, a qualche livello, si vive come fragile, in continuo pericolo. Vanno considerate, insieme alla persona, questioni come l’immagine di sé, le modalità di rapportarsi con gli altri, il ruolo che svolgono le paure ipocondriache nella propria vita: come condizionano la quotidianità, le relazioni, il funzionamento lavorativo/scolastico e sociale.
Bisogna conoscere la storia personale, il contesto familiare ed eventi di vita significativi che possono aver influito in qualche modo con lo sviluppo delle tendenza ipocondriaca. Inoltre, vanno attentamente considerati l’esordio e l’evoluzione della problematica, mettendone il luce le dinamiche ed i meccanismi che la alimentano e rinforzano.
Ipocondria e meccanismi ossessivi
L’ipocondria è parente stretta dell’ossessività: i processi mentali caratteristici di un ipocondriaco sono gli stessi di una persona ossessiva, in particolare la natura insistente e intrusiva dei pensieri ed il fatto che siano assolutamente fuori dal proprio controllo, anzi, paradossalmente, più si tenta di controllarli attraverso uno sforzo di volontà, più questi diventano invadenti.
Inoltre, ipocondria e ossessività condividono un legame profondo con l’ansia: diventano tanto più “violente” e difficili da gestire tanto più la persona è in una condizione o in un momento di vita, a qualche livello, stressante. Talvolta, si può non essere pienamente coscienti di questo meccanismo perché lo “stress” può essere legato anche ad una problematica inconscia, oppure a un cambiamento di vita in qualche modo perturbante.
I pensieri ossessivi, che riguardino le malattie o altre tematiche, sono proprio il meccanismo che la mente di alcune persone usa, quando è sotto pressione, per gestire in qualche modo tale pressione. Paradossalmente, è una specie di “soluzione” che la nostra mente trova per difenderci da altri tipi di angosce, che non riescono ad essere gestite in altro modo.
Come si cura l’ipocondria
Naturalmente, non tutte le persone ipocondriache soffrono e si comportano alla stesso modo: c’è chi è incline all’ipocondria, ma non ne viene mai eccessivamente condizionato, chi ne soffre per un solo periodo della vita e chi ha costanti preoccupazioni ipocondriache che, in alcuni momenti, non riesce assolutamente ad arginare. Inoltre, la stessa persona, con una inclinazione di base all’ipocondria o ai pensieri ossessivi, in condizioni di vita difficili o stressanti può essere travolta da tale problematica, che può a gestire bene in altri momenti.
Di base, c’è una tendenza a “funzionare” in un determinato modo, il resto va valutato caso per caso, e la proposta terapeutica, per essere efficace, deve essere costruita su misura.
In conclusione, quando ci sono preoccupazioni ipocondriache che alterano il nostro benessere e il nostro stile di vita, è utile, e talvolta necessario, rivolgersi ad uno specialista psicoterapeuta che possa valutare accuratamente la nostra condizione ed aiutarci a riprendere in mano la situazione.
Psicologa Psicoterapeuta Acilia (Ostia, Infernetto, Casal Palocco-Axa) e Corso Trieste, Roma.